LA POLITICA INFLUENZA ANCORA LA GOVERNANCE DELLE AZIENDE TPL? Analisi dei risultati economici delle aziende TPL a maggioranza pubblica in relazione ai mandati amministrativi

L’analisi propone una ricognizione sui risultati economici delle principali aziende di trasporto pubblico locale italiane a maggioranza pubblica, mettendoli in relazione con i diversi periodi amministrativi delle città di riferimento. Il periodo considerato va dal 2014 al 2023.
Risultati economici

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L’andamento economico sembra confermare un fatto semplice ma spesso sottovalutato: la politica pesa eccome, anche sui bilanci. Ma più che una questione ideologica – destra o sinistra – a contare davvero sono l’instabilità politica, i cambi di alleanze e la frequente alternanza di leadership, sia a livello locale che nazionale.

A Roma, ATAC mostra una perdita progressivamente ridotta: da -433 milioni di euro durante l’amministrazione di Ignazio Marino (PD), a -134 milioni con Virginia Raggi (M5S), fino a -85 milioni sotto l’attuale sindaco Roberto Gualtieri (PD).

A Napoli, ANM passa da un rosso di €65 milioni sotto Luigi De Magistris (lista civica di sinistra) a un utile di quasi 5 milioni con Gaetano Manfredi (PD-centrosinistra).

A Torino, GTT registra un’inversione di rotta: dopo perdite con Piero Fassino (PD) e Chiara Appendino (M5S), rispettivamente di -64 milioni e  -104 milioni, arriva a un utile con Stefano Lo Russo (PD) pari a €609mila.

Al contrario, aziende storicamente solide mostrano una flessione: a Milano, ATM passa da un utile di +33,7 milioni sotto Giuliano Pisapia (SEL) a un disavanzo cumulato di -94 milioni con Giuseppe Sala (PD) . A Bologna, TPER scende da +47,7 milioni con Virginio Merola (PD) a +5 milioni sotto Matteo Lepore (PD).

Altri casi evidenziano stabilità, come CTM Cagliari, che rimane in utile con Massimo Zedda (SEL) e Paolo Truzzu (FdI), pur con una riduzione del risultato. O Trieste Trasporti, in attivo sia con Roberto Cosolini (PD) che con Roberto Dipiazza (FI-centrodestra).

Classifica per risultato di esercizio cumulato – aziende di TPL per periodo amministrativo (2014–2023)

La classifica è stata ottenuta ordinando i risultati di esercizio cumulati delle aziende di TPL a totale partecipazione pubblica, suddividendoli per sindaco, periodo amministrativo e area politica di riferimento. L’obiettivo è offrire una lettura contabile dei periodi amministrativi in cui le aziende hanno chiuso i bilanci in utile o in perdita, senza esprimere valutazioni di merito o politiche.

In testa alla classifica:

  • Virginio Merola – TPER, Bologna (2011–2021) – centro sinistra+47,7 milioni
  • Giuliano Pisapia – ATM, Milano (2011–2016) – centro sinistra+33,7 milioni
  • Roberto Dipiazza – Trieste Trasporti, Trieste (2016–2021) – centro destra+30,9 milioni
  • Roberto Cosolini – Trieste Trasporti, Trieste (2011–2016) – centro sinistra+28,9 milioni
  • Massimo Zedda – CTM, Cagliari (2011–2019) – centro sinistra+19,7 milioni
  • Alessandro Andreatta – Trentino Trasporti, Trento (2009–2020) – centro sinistra+6,1 milioni
  • Matteo Lepore – TPER, Bologna (2021–in corso) – centro sinistra+5 milioni
  • Gaetano Manfredi – ANM, Napoli (2021–in corso) – centro sinistra+4,7 milioni
  • Roberto Lagalla – AMAT, Palermo (2022–in corso) – centro destra+1,6 milioni
  • Marco Bucci – AMT, Genova (2017–in corso) – centro destracirca +1 milione
  • Stefano Lo Russo – GTT, Torino (2021–in corso) – centro sinistrainferiore a 1 milione
  • Marco Doria – AMT, Genova (2012–2017) – centro sinistrainferiore a 1 milione
  • Franco Ianeselli – Trentino Trasporti, Trento (2020–in corso) – centro sinistrainferiore a 1 milione

In fondo alla classifica, i periodi con disavanzi più marcati:

  • Chiara Appendino – GTT, Torino (2016–2021) – Movimento 5 Stelle-104,6 milioni
  • Giuseppe Sala – ATM, Milano (2016–in corso) – centro sinistra-94,5 milioni
  • Roberto Gualtieri – ATAC, Roma (2021–in corso) – centro sinistra-84,7 milioni
  • Leoluca Orlando – AMAT, Palermo (2012–2022) – centro sinistraoltre -76 milioni
  • Luigi De Magistris – ANM, Napoli (2011–2021) – centro sinistraoltre -64 milioni
  • Virginia Raggi – ATAC, Roma (2016–2021) – Movimento 5 Stelle-133,8 milioni
  • Ignazio Marino – ATAC, Roma (2013–2015) – centrosinistra-433,2 milioni

Nota: alcuni periodi amministrativi possono sovrapporsi a causa delle date di insediamento e cessazione dei sindaci.

TAB 1

note:

Democratici di sinistra: partito dissolto nel 2007

SEL (Sinistra Ecologia Libertà): partito dissolto nel 2016; nel 2017 aderisce a SINISTRA ITALIANA

Federazione della Sinistra: partito dissolto nel 2015

Popolo della Libertà: diventato FORZA ITALIA a fine 2013

Italia dei Valori: prima coalizione di csx, ad oggi parte integrante di una coalizione di centro destra con Noi Moderati

A completamento del quadro, è utile considerare anche i macro-periodi di governo nazionale e i Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) che si sono succeduti tra il 2013 e il 2023, in parallelo ai mandati locali oggetto dell’analisi. A livello nazionale, anche i Ministri delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) hanno inciso sul settore, con orientamenti molto diversi:

  • Maurizio Lupi (PdL/NCD) nei governi Letta e Renzi (2013–2015),
  • Graziano Delrio (PD) nei governi Renzi e Gentiloni (2015–2018),
  • Danilo Toninelli (M5S) nel primo governo Conte (2018–2019),
  • Paola De Micheli (PD) nel secondo governo Conte (2019–2021),
  • Enrico Giovannini (indipendente) nel governo Draghi (2021–2022),
  • Matteo Salvini (Lega) nel governo Meloni (dal 2022).

Il TPL italiano non soffre tanto di ideologie politiche, quanto di instabilità e discontinuità. Le aziende di trasporto hanno bisogno di visione a lungo termine, continuità nei finanziamenti e nelle strategie, e di una governance meno esposta ai cicli elettorali. Perché la mobilità pubblica è infrastruttura sociale, non terreno di battaglia politica.

Nota: Questa classifica offre una lettura parziale dei risultati di esercizio delle aziende di TPL. Per una valutazione più completa andrebbero considerati anche altri indicatori di performance, qualità del servizio e investimenti, oltre al contesto esterno e a eventi straordinari (es. pandemia, crisi energetica,ecc…) che possono aver inciso sui bilanci indipendentemente dall’amministrazione in carica.

In un recente approfondimento abbiamo analizzato la situazione delle aziende italiane di trasporto pubblico locale, fornendo una classifica per fatturato.

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