Nel 2020 gli autobus elettrici in Europa hanno rappresentato il 6% circa delle nuove immatricolazioni, con la vendita di circa 1.770 unità e un incremento sull’anno precedente superiore al 18%, nell’ambito di una più generale crescita delle motorizzazioni alternative.
In un solo anno l’incidenza del diesel sulle nuove immatricolazioni ha visto un calo di quasi 10 punti.
Nel 2021, il numero di immatricolazioni dei bus elettrici ha subito un forte incremento del 48% rispetto al 2020.
Il futuro del TPL europeo è sicuramente elettrico.
In Italia, l’85% degli autobus nuovi immatricolati nel 2020 è diesel. Fa segnare un incoraggiante aumento l’elettrico/idrogeno, che sfiora le 100 nuove unità. Nel complesso gli autobus ad alimentazione alternativa venduti sono stati 475, che rappresentano il 15,1% del totale.
I dati relativi al market share dei principali players nel settore dei bus elettrici in Europa denotano un graduale aumento dell’apertura del mercato. Il mercato e-bus del 2020 era nelle mani di 3 principali costruttori: Solaris, BYD e Volvo Buses. Nel 2021, nuovi operatori quali Mercedes, Iveco e Yutong stanno acquisendo nuove quote di mercato.
Tuttavia, è da notare come nel 2021 abbiamo bisogno di ben 5 costruttori per arrivare al 50% del market share, rispetto ai soli 3 del 2020.
Solaris mantiene la sua posizione di leadership, anche se con un minor market share, contando all’incirca lo stesso numero di immatricolazioni. ADL – BYD cresce da 190 a 375. Anche Mercedes registra un balzo in avanti toccando quota 333 consegne di e-bus nel 2021 (+ 240%) rispetto alle 98 del 2020.
Un altro driver che guiderà la transizione ecologica del trasporto pubblico è che la capacità di produzione delle batterie è aumentata più velocemente della domanda, di conseguenza i prezzi al kWh sono diminuiti sensibilmente.
The rapida diminuzione dei prezzi delle batterie assieme alla maggiore performance, avrà un impatto importante sul TCO dei bus elettrici.
The previsioni del prezzo delle batterie per i prossimi anni sottolinea una diminuzione nel 2030 di circa il 75% del prezzo al kWh del 2020.
Questo decremento importante dei prezzi inciderà sensibilmente sul costo totale dei bus elettrici nel prossimo futuro.
Le previsioni Basco&T Consulting sulle immatricolazioni di bus elettrici in Italia sottolineano un aumento esponenziale per i prossimi anni. Nel 2031 si prevede una totale sostituzione dei mezzi a diesel e a combustibile con veicoli elettrici e green (idrogeno, ibridi, a metano). La spinta verso questa prospettiva futura proviene sia dalla graduale diminuzione dei prezzi degli autobus elettrici che dalla presenza di importanti fondi dedicati (la correlazione tra fondi e nuove immatricolazioni è stata dimostrata da uno studio Basco&T Consulting clicca qui).
Tra i driver più interessanti di questa transizione ecologia del TPL troviamo dei nuovi modelli di business nati recentemente in questo settore volti a ridurre il gap del costo di acquisto tra mezzi elettrici e diesel.
Fra questi, risalta il Battery-as-a-Service (BaaS) che usa il modello dell’economia circolare per massimizzare l’utilizzo degli asset, connettendo il settore dei trasporti con quello energetico.
Questo modello di business, basato su una catena di valore integrata tra i due settori, offre all’utente finale la possibilità di noleggiare la batteria come una componente separata dal veicolo. Noleggiare le batterie in leasing permette di diminuire il valore dell’investimento iniziale di un veicolo elettrico. Ciò significa che il BaaS permette agli operatori di trasporto pubblico di convertire un costo che sarebbe capitalizzato, in un costo operativo.
A fronte del pagamento di un canone, il BaaS offre la manutenzione ordinaria (monitoraggio e ottimizzazione energetica) della batteria e la sua sostituzione a fine vita (constatata dopo circa 7 anni). In alcuni casi, il contratto BaaS può includere anche la dismissione o riciclaggio/riuso della batteria che non può più essere impiegata sugli autobus (second-life).
Il Battery-As-A-Service è un modello di business che si sta diffondendo nel resto del mondo, e in particolare nel settore del trasporto pubblico grazie a società leader nell’industria bus. Nel dettaglio, troviamo Proterra negli USA, produttrice di e-bus, o Neot in Europa, società di consulenza in ambito energetico. Il modello BaaS è, dunque, ampiamente adottato da differenti realtà con core business completamente differenti tra loro. In alcuni casi, il BaaS viene abbinato anche ad attività di consulenza pre-acquisto legata alla pianificazione degli investimenti necessari tra cui la flotta e-bus, l’infrastruttura energetica e l’ottimizzazione energetica.
Il Battery-As-A-Service potrebbe essere, nel prossimo futuro, un driver importante per l’elettrificazione del trasporto pubblico nel Bel Paese.
Gli elementi che incentiveranno il suo futuro sviluppo riguarderanno:
I dati presenti nell’insight sono stati elaborati sulla base di banche dati proprietarie di Basco&T Consulting.
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