IL MERCATO FILOBUS ITALIANO: IL RILANCIO

ATTUALI DINAMICHE DI MERCATO E OPPORTUNITA’ DI CRESCITA

Il filobus è un sistema di trasporto pubblico operato in oltre 310 città nel mondo (56 paesi):

ad oggi sono più di 40.000 i filobus in funzione.

Lungi dall’essere un mezzo di trasporto pubblico vintage, dal 1990 sono stati costruiti e messi in funzione nel mondo altri 45 sistemi filoviari, 27 dei quali in Europa.

Ciò significa che circa 60% dei nuovi sistemi filoviari si sono sviluppati in Europa: Italia, Francia e Grecia sono i paesi dell’Unione Europea in cui il sistema di filobus è più diffuso.

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Il filobus è il veicolo elettrico di trasporto pubblico urbano su strada più affidabile e più diffuso al mondo. Inoltre, è una soluzione già disponibile per aiutare

le città a raggiungere i propri obiettivi ambientali come ad esempio l’obiettivo della Comunità Europea di ridurre le emissioni di CO2 del 60 % entro il 2050.

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L’Europa ha l’obiettivo di diventare un continente a impatto climatico zero entro il 2050.

Per raggiungere tale ambizioso obiettivo, la Commissione europea ha annunciato una moltitudine di nuove proposte legislative. Gli obiettivi nazionali per i nuovi autobus green includono un rinnovo della flotta che va dal 24% al 45% entro 2025 e dal 33% al 65% nel 2030, a seconda della popolazione e del PIL di ciascun paese.

Nel 2020 l’Unione Europea ha fornito una risposta senza precedenti alla crisi pandemica che ha colpito l’Europa e il mondo attraverso il fondo Next Generation. Al centro un pacchetto di incentivi del valore di 2.018 miliardi di euro (che include il Fondo Next Generation di 806 miliardi di euro e un Budget a lungo termine di 1.210,9 miliardi di euro).

I fondi europei dedicati al settore dei trasporti ammontano a circa 12 miliardi di euro e sono collocati all’interno del pilastro “Single Market, Innovation and Digital”.

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Il principale driver per le nuove immatricolazioni TPL per i prossimi anni è il Next Generation Fund.

In questo contesto, l’Italia è il paese che riceverà il più alto ammontare di fondi europei per la ripresa.

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E’ da sottolineare il fatto che un Paese che riceve un fondo più cospicuo, non necessariamente riceve più supporto rispetto ad altri. Difatti, nonostante l’ammontare di contributi concessi all’Italia sia il maggiore in termini assoluti, esso risulta essere soltanto il 9% del PIL, rispetto ad esempio a Paesi come la Grecia i cui fondi rappresentano ben il 16%. Medesimo discorso vale per la Francia, per la quale il NGEU vale il 2% del Prodotto Interno Lordo.

Per tutti i Paesi Europei, il NGEU verrà erogato in una finestra di tempo che va dal 2022 al 2027.

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IL MERCATO ITALIANO DEL FILOBUS

Sono 575 i filobus circolanti nelle città italiane nel 2021. Una rete di trasporto che negli anni ha subito molti alti e bassi, ma che rimane una caratteristica di alcune delle provincie italiane più conosciute.

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Milano, Napoli, Bologna e Roma sono le città con la maggior concentrazione di filobus della penisola.

L’età media del parco circolante è in discesa: questo grazie alle nuove immatricolazioni già a partire dal 2016 che hanno raggiunto l’apice nel 2021.

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Sono 164 in totale i filobus rinnovati negli ultimi anni, pari al 29% del parco circolante italiano.

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Le città che hanno rinnovato il parco mezzi negli ultimi 6 anni sono Milano, Bologna, Cagliari, Parma, Modena, La Spezia e Rimini.

In alcuni casi, l’ampliamento della flotta è il frutto dell’inaugurazione di nuove linee filoviarie.

Tra queste l’azienda di trasporto napoletana ANM ha inaugurato da poco un’infrastruttura filoviaria che congiungerà il Museo nazionale con la zona Ospedaliera del Cardarelli.

A Rimini, 82 anni dopo l’inaugurazione della linea filoviaria 11, che collega Rimini alle Terme di Riccione, nasce nel 2021 un’altra linea filoviaria. È il Trasporto Rapido di Costa (TRC), denominato Metromare, che collega la stazione di Rimini con quella di Riccione, interamente in sede riservata.

Nelle altre città, le nuove immatricolazioni riguardano la sostituzione di veicoli già circolanti o l’ampliamento dell’attuale flotta filoviaria.

In questo senso, i maggiori trend in termini tecnologici riguardano i nuovi filobus full-electric.

Fra le nuove immatricolazioni, i Solaris Trollino sono i più venduti (21% delle nuove immatricolazioni), seguiti da Van Hool Exquicity e A33T e AnsaldoBreda.

MILANO

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Milano risulta essere il primo capoluogo italiano per filobus, pari a 138 veicoli su un totale di 575 presenti in Italia.

Atm Milano ha recentemente rinnovato la partnership con Solaris ampliando la sua flotta filoviaria con cinquanta filobus Trollino 18. L’ordine è un’estensione di un accordo firmato nel 2018, in base al quale Solaris ha già fornito 30 filobus. Entro i prossimi 6 anni è attesa inoltre un’ulteriore fornitura di 80 nuovi filobus Solaris.

BOLOGNA

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La rete filoviaria di Bologna consta di 5 linee.

La rete interessa i territori comunali di Bologna, San Lazzaro di Savena e Pianoro.

Il filobus è sempre più protagonista in Emilia Romagna. Dopo l’arrivo delle nuove vetture a Rimini, Modena e a Parma, ha preso il via il primo luglio 2020 a Bologna la nuova linea 15 , la quinta linea filoviaria bolognese.

Linea che completa, di fatto, il progetto Emilio e segna un ulteriore passo avanti nella mobilità ecosostenibile.

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ROMA

La rete filoviaria di Roma è un servizio di trasporto pubblico locale composto da due linee, per un totale di 11 km, gestite dalla società in house ATAC per conto dell’ente Roma Capitale.

Il parco mezzi della rete filoviaria è composto unicamente da filosnodati lunghi 18 metri di due modelli: 30 Solaris Trollino e 45 BredaMenarinibus Avancity+.

NAPOLI

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L’attuale rete filoviaria di Napoli è composta da 4 linee gestite da ANM (3 linee urbane e 1 suburbana).

L’Azienda napoletana mobilità ha recentemente inaugurato una nuova linea filoviaria R4 che congiungerà il Museo nazionale con la zona Ospedaliera del Cardarelli attraversando il Ponte Sanità.

La nuova linea, che sostituirà l’esistente linea 604 (gestita con autobus a combustione interna), sarà composta da 12 filobus elettrici.

MODENA

La rete filoviaria di Modena è costituita da tre linee filoviarie.

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Attivata nel 1950, ha conosciuto nel corso dei decenni diverse fasi di espansione e contrazione, conoscendo infine un deciso rilancio nell’ultimo decennio. È gestita da Società Emiliana Trasporti Autofiloviari (SETA). Nella flotta filoviaria urbana di Modena sono recentemente entrati in servizio 8 nuovi filobus Solaris Trollino full electric, mezzi dalle caratteristiche tecniche innovative. Nel 2022 seguiranno poi altri 2 filobus: i 10 nuovi mezzi elettrici garantiranno così un deciso rinnovamento del parco mezzi elettrici (composto da 20 filobus) ed il sensibile abbassamento dell’età media.

Dal 2024 in poi, il rinnovamento sarà completato grazie agli ulteriori filobus che saranno acquistati nell’ambito del Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile del Comune di Modena.

RIMINI

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La filovia Rimini-Riccione è una linea filoviaria intercomunale che collega il centro di Rimini alle terme di Riccione, via litoranea, interamente in sede riservata.

VERONA: IL NUOVO SISTEMA FILOVIARIO

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Il Comune di Verona ha deciso di puntare sulla filovia per incentivare la transizione ecologica del trasporto pubblico con un investimento di 143 milioni di euro.

Opera Filovia, così denominato il progetto veronese, è l’occasione per garantire non solo un sistema trasporto più efficace ed efficiente, ma anche più verde e smart.

Sono 24,5 i km di linea urbana filoviaria in costruzione, parzialmente elettrificata e parzialmente percorse in marcia autonoma, che collegheranno tutta la città su ben 4 linee.

A questo scopo sono in fase di acquisto 39 mezzi filoviari di 18 metri a trazione totalmente elettrica.

LE NUOVE IMMATRICOLAZIONI FILOBUS: COSA PUO’ SPINGERE IL RINNOVO?

Lo sforzo di rilancio dell’Italia delineato dal presente PNRR si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. In particolare, è l’investimento 4.4 della missione 2 (M2) ad interessare l’incentivazione della mobilità pubblica sostenibile per un totale di 3,6 miliardi di euro.

Investimento 4.4: Rinnovo flotte bus, treni verdi

La misura prevede, assieme al rinnovo della flotta su ferro, il rinnovo flotta autobus con mezzi a basso impatto ambientale accelerando l’attuazione del Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile e prevede il progressivo rinnovo degli autobus per il trasporto pubblico locale e la realizzazione di infrastrutture di ricarica dedicate.

In particolare, è previsto l’acquisto entro il 2026 di circa 3.360 bus a basse emissioni, tra cui i filobus.

Circa un terzo delle risorse sono destinate alle principali città italiane.

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Il piano nazionale di ripresa e resilienza destina una quota molto elevata di risorse alle riforme ambientali.

Circa 57 miliardi di euro da stanziare per la transizione ecologica e per la dotazione di infrastrutture sostenibili sono di competenza del Mims. Molte di queste risorse sono territorializzate, ovvero si tratta di fondi assegnati alle regioni oppure a enti locali.

1,9 miliardi di euro sono i fondi ulteriori nazionali stanziati per l’acquisto di autobus elettrici e a idrogeno nei grandi comuni.

Al primo posto tra i destinatari di questi fondi troviamo la Lombardia, che da sola ha ricevuto oltre 310 milioni di euro per l’acquisto di autobus elettrici o a idrogeno (il 16,3% dei finanziamenti totali) e il Lazio, con 298 milioni di euro.

Seguono la Sicilia (con 223 milioni), il Piemonte e la Campania. Mentre ad aver ricevuto la quota più ridotta di fondi sono le regioni più piccole e con meno centri abitati, come la Valle d’Aosta e le province autonome del Trentino-Alto Adige.

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DRIVERS E RESTRAINTS: SPINTE E VINCOLI AL MERCATO FILOBUS
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LE PREVISIONI Metodologia Basco&T

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Le stime delle possibili immatricolazioni di filobus negli anni a venire si basano sulle seguenti assumptions:

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  • Le nuove gare svolte o in corso per la fornitura di nuovi filobus, nonchè i progetti di implementazione di nuove reti filoviarie (come nel caso di Verona), sembrano dimostrare e riaffermare la validità di questo mezzo di trasporto pubblico anche nel presente;
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  • I dati storici sulle immatricolazioni degli ultimi anni lasciano intendere un interesse crescente da parte degli operatori ad un rinnovo massivo della flotta circolante filoviaria;
  • L’incidenza di queste nuove immatricolazioni sul parco circolante denota la direzione degli operatori di TPL verso un completo rinnovo dei mezzi obsoleti, rimpiazzati principalmente con nuove macchine totalmente elettriche;
  • I finanziamenti del PNRR e dei fondi statali, che punteranno sulla sostituzione quanto più completa della flotta TPL con mezzi green, fanno presagire un possibile boost di immatricolazioni non solo di autobus elettrici ed ibridi, ma anche di filobus.

LE NUOVE IMMATRICOLAZIONI: OTTIMISTI O REALISTI? Le previsioni Basco&T Consulting

Le previsioni elaborate da Basco&T Consulting delle immatricolazioni di filobus nei prossimi 5 anni in Italia vanno da un range minimo di 173 nuovi filobus ad un massimo di 219. Il valore medio stimato è pertanto di 196 nuove immatricolazioni che corrisponde al 55% del parco circolante. Inoltre, a queste previsioni vanno aggiunti ulteriori 39 filobus previsti in servizio sulla nuova rete filoviaria di Verona.

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Puro ottimismo? Sì e no.

I nuovi finanziamenti a disposizione nei prossimi per l’inserimento di mezzi a basso impatto ambientale rappresentano una grande opportunità per gli operatori TPL. D’altro canto, rinnovare il parco filoviario comporta non solo notevoli investimenti (sia per i mezzi che per l’infrastruttura), ma anche importanti cambiamenti procedurali all’interno delle aziende stesse di trasporto.

I dati presenti nell’insight sono stati elaborati sulla base di banche dati proprietarie di Basco&T Consulting. nnnPer maggiori informazioni e approfondimenti contattaci all’indirizzo info@basco-t.com

Authors:

Edoardo Tartaglia

Managing Partner